Lauzi (ascolta)
La Stampa del 26 ottobre
di Paolo Conte
di Paolo Conte
E’ un grande dolore. E subito un grande vuoto. Scompare con Bruno una persona, e una personalità, tutta speciale, un alto valore artistico e intellettuale. Nessuno ha scritto una canzone così elegante dal disegno squisito e semplice come la sua «Ritornerai». La sua vocalità tagliente e intonatissima era e rimarrà inconfondibile, come la sua assoluta maestria di accompagnatore sulla chitarra.Voglio dirlo forte, in questa triste occasione: Bruno era dotato di un talento ineguagliabile e di una magnifica devozione verso tutto quello che fosse autenticamente arte. Laico e libertario, è stato un intellettuale «di sostanza», senza sofismi né bizantinismi.Mi diceva: «Forse tu sei Cab Calloway e forse io sono Bob Hope». Gli piaceva Bob Hope, sentiva di somigliargli nella ironia profonda e intelligente espressa con signorile distacco e consapevole simpatia. Addio, Bruno. Io ed Egle non ti dimenticheremo mai, ti stimeremo sempre, ti ricorderemo con il nostro affetto e la nostra amicizia.
2 Commenti:
le beghine
'un'anima che attende
l'ora certa del volo.'
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