giovedì, novembre 23, 2006

Welby chiama e nessuno gli risponde

Piergiorgio Welby chiama, e nessuno risponde. Nessuno risponde in maniera soddisfacente: si va dall’affermazione che la sua è una richiesta ‘comprensibile’ umanamente alla richiesta di aspettare. Welby non può aspettare e il fatto che la sua richiesta sia umanamente comprensibile non risolve la sua situazione. In sintesi, quanto Welby ha ottenuto è silenzio – non inteso letteralmente. Ma pur sempre silenzio. Di questo silenzio dovrebbero provare vergogna quelli che, con le bocche cucite e le mani in grembo, si nascondono dietro all’ipocrisia del rispetto assoluto della vita. Quelli che non hanno avuto nemmeno il coraggio di dire onestamente: “Welby, non c’è niente da fare e niente faremo”. E forse, paradossalmente, finiscono per provare vergogna quelli che non hanno la possibilità di cambiare le cose. Quelli che stanno dalla parte di Welby, e che nonostante la sua richiesta terribile vorrebbero aiutarlo a soddisfare la sua volontà come gesto estremo di rispetto e di dedizione. Quelli che in tutti questi anni si sono presi cura di lui, prima di tutti la sua donna, Mina. Finiscono per vergognarsi quelli che non c’entrano con questo silenzio, come qualche volta succede assistendo a un comportamento imbarazzante di un personaggio in un film. Ci si vergogna al suo posto, forse per un meccanismo di identificazione o per una naturale tendenza a chiedersi cosa si proverebbe nei suoi panni: disagio. Perché bisognerebbe davvero vergognarsi di avere costretto Welby a ripiegare sulla disobbedienza civile per riappropriarsi di un diritto fondamentale
Chiara Lalli bioeticista
da "Il Bergamo" di oggi

3 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

EUTANASIA: TURCO,DIMISSIONI BELPIETRO PER ERRORE IL GIORNALE
MINISTRO, EDITORE E DIRETTORE RISPONDERANNO IN SEDE GIUDIZIARIA (ANSA)

12:51 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Stella, mia unica stella,
Nella povertà della notte sola,
Per me, solo, rifulgi,
Nella mia solitudine rifulgi;
Ma, per me, stella
Che mai non finirai d’illuminare,
Un tempo ti è concesso troppo breve,
Mi elargisci una luce
Che la disperazione in me
Non fa che acuire

12:42 PM  
Blogger mario ha detto...

Pioggia e sole cambiano la faccia alle persone
Fanno il diavolo a quattro nel cuore e passano e tornano
E non la smettono mai
Sempre e per sempre tu
Ricordati dovunque sei, se mi cercherai
Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai
Ho visto gente andare, perdersi e tornare e perdersi ancora
E tendere la mano a mani vuote
E con le stesse scarpe camminare per diverse strade
O con diverse scarpe su una strada sola

Tu non credere se qualcuno ti dirà che non sono più lo stesso ormai
Pioggia e sole abbaiano e mordono ma lasciano, lasciano il tempo che trovano
E il vero amore può nascondersi, confondersi ma non può perdersi mai
Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai
Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai

F.D.G.

12:40 AM  

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