sabato, giugno 23, 2007

Giardino Welby

Presidenza
Municipio Roma X

Il Presidente

Giovedì 28 giugno, alle 10.30, il giardino di piazza San Giovanni Bosco verrà intitolato a Piergiorgio Welby. Saremmo contenti di vederti partecipe all’iniziativa per onorare insieme la memoria di un uomo che con la sua generosità ha permesso a noi tutti e all’intera società italiana di compiere un salto di consapevolezza. Grazie a lui disponiamo ora di una sensibilità più intensa sulla vita e la morte e sui confini tra esse. E soprattutto abbiamo compreso l’importanza di essere parte attiva di una battaglia su diritti civili che rispettino la coscienza individuale e l’autodeterminazione di sé, anche nei casi più estremi, anche laddove si configurino scelte irrimediabili.
La decisione di Welby di terminare la propria esistenza, dopo anni e anni di sopravvivenza artificiale, tra dolori inauditi e speranze via via smarrite, ha avviato un processo culturale e politico che finalmente ha trovato un primo approdo legislativo, attualmente all’esame del Parlamento. Al di là di come verrà definita la legge che regolamenterà il limite giuridico dell’esistenza nei casi di malattie irrimediabilmente incurabili, avremo finalmente restituito al sentimento umano, che è l’unica dimensione a cui spetta la scelta finale, ciò che oggi è spesso oggetto e non soggetto di accanimenti terapeutici. E potremo inoltre sottrarci a quella convenzione spirituale che pretende, in base a un presunto imperativo ultraterreno, di stabilire le nostre frontiere biologiche.
Né la scienza né la religione possono determinare se e quando la nostra vita trova la sua conclusione; a prevalere devono essere le nostre ragioni, i nostri sentimenti.
Piergiorgio Welby era un uomo eccezionale da vivo è lo è diventato ancor più scegliendo di morire. Noi del X Municipio l’abbiamo conosciuto e anche aiutato con i nostri servizi sociali, con il sostegno costante dei nostri operatori. Accogliendo la volontà politica del Consiglio municipale e del Consiglio comunale, ci sentiamo di regalargli simbolicamente il giardino di piazza San Giovanni Bosco, il luogo dove sei mesi fa l’abbiamo salutato: per ricordare e anche riabbracciare una persona che riusciva a sorridere anche nel dolore.

Sandro Medici

Roma 21 giugno 2007

mercoledì, giugno 20, 2007

Comunicato di Mina e Carla Welby

A sei mesi dalla sua morte abbiamo ottenuto il nulla osta per poter procedere alla tumulazione della salma di Piergiorgio Welby. Avverrà alla fine di questa settimana in forma privata al cimitero di Prima Porta di Roma. A causa del procedimento legale contro il dott. Riccio, sarà sepolto in una tomba provvisoria in attesa della cremazione come desiderato da Piergiorgio.

Chiediamo ai suoi amici e sostenitori delle sue azioni politiche di onorare la sua memoria, continuando con coraggio a lavorare per una politica e vita delle istituzioni laiche, nell’interesse di tutti i cittadini, dando sostegno all’Associazione Luca Coscioni iscrivendosi e partecipando alle sue iniziative.


Mina e Carla Welby

19 giugno 2007

giovedì, giugno 14, 2007

I CENTO PASSI

Mafia, seconda intimidazione: nuovo raid alla Casa della memoria Peppino Impastato
Liquido corrosivo sulle pareti e all'ingresso. Il fratello del militante politico ucciso dalla mafia: "Ci sentono come una minaccia"


Palermo, 12 giugno 2007
Seconda intimidazione in ventiquattro ore contro «Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato» dove a Cinisi (Palermo) abitò il militante politico che dopo aver denunciato le cosche mafiose locali venne assassinato nel 1978 da Cosa Nostra.
Liquido corrosivo è stato spruzzato nuovamente sulle pareti e all'ingresso dell'immobile, in quantità molto maggiore rispetto al primo analogo raid che era stato scoperto ieri mattina e denunciato ai carabinieri. La Casa della memoria, che e' sede dell' omonima associazione, una volta era l'abitazione della famiglia Impastato dove Felicia, la madre di Peppino, ha vissuto fino alla sua scomparsa il 7 dicembre 2004.
«Questo doppio attacco è un chiaro segnale di intolleranza da parte di chi sente come una vera minaccia quella porta sempre aperta sul corso di Cinisi, che accoglie migliaia di persone giunte da tutta Italia che rifiutano la prevaricazione mafiosa e hanno sete di libertà e di giustizia», ha detto Giovanni Impastato, fratello di Peppino.
"La memoria di Impastato è più viva che mai e dà ancora fastidio". Lo dice Rita Borsellino dopo i gravi atti di intimidazione alla Casa memoria della famiglia Impastato.
"Prima Peppino, poi sua madre Felicia e i volontari del Centro Impastato hanno lavorato per costruire a Cinisi, e non solo, un'antimafia vera. Un'antimafia che partisse dalla conoscenza della storture che negli anni il rapporto tra criminalità organizzata e politica ha prodotto e si facesse denuncia e costruzione di legalità e cambiamento. Se tra qualche giorno il presidente Napolitano ricorderà la figura di Peppino e se ancora oggi c'è chi quella memoria cerca di cancellare, significa che il lavoro del Centro Impastato e dei volontari della Casa della memoria, ha decisamente colpito nel segno".

lunedì, giugno 11, 2007

"Processate il medico del caso Welby"